La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España2024.
Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma): Era difficile immaginarsi un modo migliore per conquistare la prima vittoria da professionista. Nonostante si ritrovi in fuga con un gruppo ricco di corridori affermati e, sulla carta, anche più forti di lui, non si scompone e approfitta di un momento di indecisione tra i suoi compagni di avventura per lanciare l’attacco decisivo. Se questo è il suo biglietto da visita sentiremo parlare nuovamente di lui molto presto, forse già in questa Vuelta.
Max Poole (Team dsm-firmenich PostNL): In fuga per il secondo giorno consecutivo, coglie un nuovo podio che ne dimostra le grandi qualità in salita. Pecca un po’ di inesperienza e non si rende conto in tempo di essere il più forte in salita, giocando troppo di rimessa fino a che ormai non è troppo tardi. Con questa forma e con più convinzione, potrebbe riuscire a trovare il bottino pieno nei prossimi giorni.
Jhonathan Narvaez (Ineos Grenadiers): Anche lui centra nuovamente l’azione giusta e va a cogliere un buon piazzamento in una tappa decisamente meno adatta alle sue caratteristiche. Bravo a trasformare la delusione di ieri in grinta e motivazione, il campione ecuadoriano fa il massimo e coglie un piazzamento che ne conferma la poliedricità, oltre che la buona gamba.
Mike Woods (Israel – Premier Tech): Si muove tanto, ma male quest’oggi, non riuscendo così a centrare la fuga di giornata. Giustamente davanti non lo aspettano quando si trova ad inseguire visto che sarebbe stato forse il grande favorito di un tentativo così composto. Se la squadra forse poteva supportarlo meglio nel momento decisivo, l’errore nella scelta di tempo, quando il gruppo era ormai rientrato gli costa carissimo.
Marc Soler (UAE Team Emirates): È il grande animatore della tappa, ma spende malissimo le sue energie ancora una volta. Se la fuga parte è merito suo, che rilancia al momento giusto, tuttavia nella salita conclusiva è colui che si fa prendere dalla smania di attaccare e di rispondere a tutti, finendo così per spegnersi chilometro dopo chilometro.
Louis Meintjes (Intermarché-Wanty): Autore sinora di una Vuelta anonima, oggi riesce a portarsi davanti e sembra poter riscattare tutto, ma in realtà la sua presenza davanti è ancora abbastanza evanescente, finendo così per chiudere sostanzialmente ultimo del tentativo visto che dietro di lui chiude solo Rodriguez, autore di un gran lavoro per Narvaez. Il sudafricano potrebbe avere altre occasioni, ma sembra lontano dalla forma dei giorni migliori.